LA PAROLA AL
SEGRETARIO
Come ad ogni Autunno,
si riprende il cammino! Sembra che tutto sia nuovo e si sente profonda la
necessità di programmare: giusta e onesta esigenza che giganteggia in me
responsabile e mi fa porre sovente al tavolino con carta e penna per prevedere
e programmare lanno che siamo soliti chiamare sociale o meglio ancora
pastorale. Nuovo anno di pastorale e di formazione missionaria per
il nostro Centro di Prato. |
MEDAGLIA DORO |
Il
15 agosto Siena ha voluto ricordare di nuovo la cara Lisa Serafini in una occasione
veramente significativa: alla mamma Angelica, il Sindaco di Siena Sig. Piccini
e lArcivescovo Bonicelli, hanno consegnato la Medaglia doro di civica
riconoscenza perché si è prodigata in
modo esemplare per i sofferenti, fino al sacrificio.
Diamo la parola a Lisa riportando una sua pagina di diario scritta il 19 dicembre 1993 a
Rilima in Rwanda, in pieno dramma del popolo rwandese:
Quello che non riesco ancora ad accettare, cioè a non starci male, a non arrabbiarmi
dentro, sono i bambini. Quando posso vado sempre io a dare il latte ai bambini dei campi
inviati qui da "Mediciens sans frontières" e tutte le volte torno con il cuore
da buttare via.
Sono magri, troppo magri, hanno gli occhi stupendi, oramai li conosco tutti e a tutti ho
dato il soprannome.
Quando li prendo in collo sembra che si rompano, piangono sempre dalla fame (mangiano due
volte al giorno qui, ne dovrebbero mangiare almeno sei) ma poi dopo il biberon, quando li
ho lavati e vestiti sono stupendi, ridono, ridono, non perché sei bianca e sanno che
porti loro qualcosa, ancora non sanno che siamo diversi, ridono perché si sentono meglio,
almeno in quellattimo della giornata.
Vorrei portarmeli tutti via con me. I bambini sono veramente ciò che cè di più
bello in questo posto, delle volte anche di più doloroso.
Ne ho visti tanti morire e morire nel più brutto dei modi. Non cè tempo qui per il
dolore, ce ne vorrebbe troppo di tempo; quando qualcuno muore sei obbligato a coprirlo con
un telo e lasciare che si riempia di mosche fino che qualcuno non lo porta via per
buttarlo in una fossa costruita apposta, nella sola speranza di una vita migliore dopo
così tante sofferenze. q
KIBAIGWA - Tanzania: nasce una nuova Parrocchia |
Grazie allinfaticabile P. Fabiano e alla generosità
di alcuni amici in Italia, in pochi mesi sta prendendo forma una bella e grande
chiesa parrocchiale che sarà completata con casa per i Padri, casa per le Suore,
asilo per bambini e strutture parrocchiali necessarie.
Dal 1° luglio 1999 P. Fabiano ha lasciato Mlali ed è stato nominato parroco
di Kibaigwa, centro commerciale in forte sviluppo sulla strada asfaltata che
da Dodoma porta a Morogoro, non lontano da Pandambili.
La nuova Parrocchia servirà 12 villaggi e così alleggerirà lormai insostenibile
lavoro pastorale della Parrocchia di Kongwa che comprendeva ben 28 villaggi
e quello della Parrocchia di Mlali.
Come ci scrive P. Fabiano, la gente ha risposto con entusiasmo: da ogni villaggio
si collabora per affrontare i problemi pastorali e materiali relativi alla nuova
realtà. La gente è consapevole che non può dare un aiuto in soldi per le nuove
costruzioni, ma si sono organizzati per fare quanto possono.
Ogni giorno cè un turno di 15 persone che offrono manovalanza gratuita
per la costruzione della chiesa. Anche le donne e i giovani di ogni età non
si sono tirati indietro, tutti hanno voluto dimostrare partecipazione e interesse
allopera.
Non ci sono lamentele per la fatica, ci si adatta a tutti i lavori: spostare
i blocchi di cemento, trasportare la ghiaia, le pietre, caricare e scaricare
sabbia, stendere terra bianca sul viale che dalla chiesa porta allasfalto:
«Avreste dovuto vedere - dice P. Fabiano - come diventavano bianchi...
dalla polvere e quanta ne abbiamo mangiata fino alla sera, pur di finire, e
nessuno si è lamentato. Una vera lezione per me».
Per quello che possono cercano di portarsi anche il mangiare da casa per non
pesare sulle finanze della Parrocchia. q
DALLA NIGERIA |
Unestate densa di appuntamenti quella della nostra Custodia
Nigeriana.
Nel mese di Agosto P. William Kraus, cappuccino
americano attualmente missionario in Messico, ha tenuto ai nostri giovani postulanti,
novizi e professi un interessante corso di Francescanesimo.
l Il 13 agosto ad Ibadan i 17 giovani frati hanno
rinnovato la loro professione dei voti per un anno.
l Il 21 agosto al Convento di Enugu si è celebrata
lOrdinazione sacerdotale di P. Adolphus Nwandu, decimo sacerdote della Custodia
Nigeriana. Vescovo consacrante è stato Mons. M. Eneja, Vescovo emerito di Enugu.
l Il 4 settembre ad Onitsha Prima Professione dei
sei novizi: fr. James, fr. Stephen, fr. Uchenna, fr. Augustine I., fr. Benedict, fr.
Augustine K.
l L11 settembre ad Enugu, in assenza del
Custode, P. Peter, 1° Consigliere, ha ricevuto le Professioni perpetue di fr. Paul E.,
fr.Fredrick I. fr.Peter E., fr.Charles C.
Questanno non ci sarà ingresso di nuovi giovani al Noviziato perché è stato
deciso di portare il postulato da uno a due anni. Perciò il presente gruppo di postulanti
dovrà fare un secondo anno di Postulato.
Dallottobre prossimo ci sarà unaltra novità: dopo il Noviziato ci sarà un
anno di Post-noviziato, senza studi accademici, ma interamente dedicato alla formazione
religiosa e francescana. la sede designata è il nuovo Convento di Ibadan in via di
ultimazione.
Il 25 agosto è arrivato in Italia P. Cosmas Uzowlu della fraternità di Enugu, per
specializzarsi a Roma in Studi Biblici. q
L'ANTICO CONVENTO GERMOGLIA
ANCORA |
A Castiglion Fiorentino la sera del 21 agosto il Convento dei Cappuccini, purtroppo
abbandonato da anni, ha vissuto un momento ricco di vita. Grazie alla buona
volontà e alla tenacia di P. Giuliano e di un gruppo di amici che frequentano
la bellissima chiesa dei Cappuccini (lantica Pieve di Retina), circa duecento
persone si sono incontrate per pregare, riflettere e donare generosamente del
proprio a sostegno dellOpera missionaria dei frati Cappuccini.
Erano presenti P. Goffredo, missionario in Nigeria, la signora Ezissi, Ministro
dellOFS di Onitsha (Nigeria), i frati del Centro Missionario di Prato,
il Padre Provinciale, il Sindaco di Castiglion F.no e un buon numero di sacerdoti.
Liniziativa è nata con semplicità, volendo riunire per un momento di preghiera
e di riflessione, le persone che frequentavano la chiesa dei Cappuccini, poi,
levangelico passaparola e la Grazia dello Spirito Santo hanno reso
la serata un vero dono di Dio per tutti. Lantico Convento dei Cappuccini
come un vecchio ceppo, germoglia ancora. q
MUSICA E MISSIONI |
Sabato
5 Giugno, per la Famiglia francescana di Prato, è stato un giorno da ricordare,
di quelli che si inseriscono in archivio. Perché? Vi chiederete.
Il perché è semplice: nel pomeriggio abbiamo organizzato un grande gioco per
bambini, dal tema "Una merenda internazionale" e dopo cena un concerto
rock, il tutto in beneficenza per le missioni. Come nasce tutto questo? Per
caso, come tutte le cose che, ti accorgi poi, hanno un senso profondo per te.
Certo, in questi casi, il rischio di scadere nel tradizionale buonismo
è reale, ma in noi ha prevalso fortemente unaltra motivazione: il desiderio
di presentarsi agli altri, di aprire le porte della nostra fraternità, di creare
occasioni di incontro (il titolo che abbiamo scelto per questa giornata di festa
indica palesemente le nostre intenzioni).
Consapevoli che, in una società dove predomina lindividualismo e la competitività,
il fatto di lavorare insieme e di collaborare non è per niente scontato, abbiamo
voluto inventare un momento in cui bambini, adulti e anziani potessero trovare
occasioni di unione. Oltre le barriere, oltre le ideologie, oltre le convinzioni
religiose, semplicemente perché crediamo che incontrarsi, e star bene
insieme sia un valore.
La potremmo definire la sfida del terzo millennio: imparare non solo a convivere,
ma a collaborare insieme in una società in cui le etnie e le religioni diverse
saranno sempre più numerose.
Ecco, allora, il senso del gioco nel pomeriggio: adulti che, abbassandosi al
livello dei bambini, giocano con loro in una trama non competitiva, il cui unico
obiettivo è collaborare in squadra per scopi di pace.
Ecco, allora, il senso del concerto della sera: la musica diventa occasione
per incontrare altre persone con lunica intenzione di stare bene
insieme.
Una goccia nelloceano? Forse; ma se loceano non avesse tutte le
sue gocce non sarebbe ciò che è! q
MAL D'AFRICA fr. Alessandro Merighi |
Mal dAfrica? Non esiste. Parola di reduce!
COLLE ROCK A FIRENZE Laura Fambrini |
Anche
questanno, noi giovani della Parrocchia di S. Francesco e S. Chiara a
Montughi, abbiamo organizzato la consueta festa di Giugno - il cosiddetto Colle rock.
Questa volta, come anche nel 97, il ricavato è stato devoluto alle Missioni dei
Cappuccini in Tanzania. Più precisamente abbiamo partecipato alla realizzazione di
unaula catechistica presso il piccolo villaggio di Lukole e allarredamento
della Casa per anziani di Mlali.
La festa si è svolta con grande successo il 5 e 6 Giugno scorsi nel giardino parrocchiale
Il Colle, con musica dal vivo, cabaret, gastronomia, mercatino e
artigianato.
Da sottolineare il prezioso contributo delle nuove leve della comunità con le quali
alcuni di noi auspicano vivamente di ricostruire il nuovo Gruppo Missionario Giovanile. q
IL C.A.M. NELLA
"RAGNATELA" |
La ragnatela menzionata nel titolo non è certo quella di un ragno, ma
quella di Internet. Da alcuni mesi infatti è on line la home page del C.A.M.
(anche se non è completa al 100%), dove è possibile navigare tra le pagine di
questa rivista, vederne le foto, sapere sulle adozioni a distanza, o scaricare le notizie
direttamente sul vostro PC. Noi della fraternità di Prato (GIFRA, O.F.S. e frati)
pensiamo che Internet, possa in parte diminuire le distanze nel mondo, semplicemente con
un click !
Per adesso i fatti ci danno ragione, con notevoli contatti da ogni parte dItalia e
qualche contatto anche dallestero. q
Ecco gli indirizzi per accedere alle pagine
del C.A.M.: |
GRAZIE FRATELLI! fr. Daniele |
Durante il recente viaggio in Tanzania, sono stato nelle Missioni dove più si è sofferto
la fame nei mesi scorsi. L impegno infaticabile dei missionari e i due containers di
granturco inviati a febbraio, hanno evitato il peggio in tanti villaggi. Ho ascoltato
tante voci commosse ripetere: Grazie !
A Mbuga la missione più isolata, a 1800 m. di
altitudine, il capo del villaggio e tutta la popolazione ci ha fatto unaccoglienza
straordinaria: ci sono venuti incontro per la strada, ci hanno fatto scendere dalla Toyota
e cantando e ballando ci hanno accompagnato fino alla Missione. Erano le 13, la gente ci
aspettava dalle 9, eravamo in ritardo per un guasto allauto.
Insieme a voi abbiamo vinto la fame, grazie fratelli !
Così ci ha salutato il capo villaggio. Lì, in quel momento noi frati Cappuccini
rappresentavamo tutti voi che, mossi dalla carità di Dio, avete manifestato amore verso
questi fratelli lontani. Secondo la promessa evangelica, Dio vi renda cento volte tanto. q
SANTI COME PAZZI Don Luciano Musi un parroco missionario francescano |
"Per
vivere in pienezza, per farsi santi, occorre disciplina e un pizzico di follia"
(Rabì Abharam Heschel).
Subito dopo la Pasqua, questanno ho trascorso alcuni giorni ad
Assisi. Vi sono andato col desiderio di gustarne latmosfera, di inebriarmi
dei suoi scorci, dei suoi rumori, dei suoi odori; di percepirne lo spirito e
i gusti.
Mi sono recato alla tomba di San Francesco, per stare un po di tempo con
quelluomo che occupa un posto tanto grande nella mia vita. Dopo il Cristo
non riesco a trovare nessun altro che abbia avuto altrettanta importanza per
me e, citando François Mauriac, sono portato a dire: "Proprio per questo
non vi è nessuno che io abbia maggiormente tradito". Se ti fermi presso
quella tomba non puoi fare a meno di sentirti terribilmente piccolo, terribilmente
inutile. Ti senti come sommerso e quasi schiacciato da tutti i tuoi compromessi,
i tuoi tradimenti, le tue doppiezze, i tuoi grandi discorsi e le tue misere
opere.
Qualche anno dopo la morte del Santo, frate Tommaso da Celano scrisse: «Tu sai, o
santissimo, quanto noi siamo lenti nel seguire le tue orme... aiutaci a seguirti... sai
quanto siamo tiepidi e indolenti, pigri e fiacchi, noi che viviamo a metà per via della
nostra rilassatezza. Vedi quanto siamo riluttanti nellimitazione di te. Abbagliati e
cocenti sono i nostri occhi quando miriamo il fulgore della tua santità».
Raccolto presso quella tomba capisci quello che Tommaso intendeva dire. La tomba è
situata in una cripta sotterranea e mentre scendi quelle scale è come se tu scendessi nel
profondo di te stesso. E là, presso le ceneri e le ossa di Francesco dAssisi, ti
trovi faccia a faccia col tuo vero essere. Eppure, il peso di questa percezione non ti
opprime. Vi è qualcosa, in questo luogo, che proietta uno spietato fascio di luce su
tutto quello che sei, senza però gettarti nel disorientamento e nella confusione, bensì
dandoti lintima certezza che sei accettato e che ti trovi alla presenza
delluomo che percorse la terra come dice Chesterton, come perdono di Dio,
... la cui presenza segnò il momento in cui agli uomini era data lopportunità
di riconciliarsi non solo con Dio, ma anche con la natura e, ciò che è più difficile,
con se stessi.
Di solito in quel luogo regna il silenzio e persino quando esso è turbato, vi aleggia una
tale pace che ti appare più forte del sommesso rumore prodotto dai pii pellegrini e dal
mormorio dei turisti. Là puoi restare seduto per ore e dimenticare tutto il resto. In
effetti, se ti capita di trovarti nei pressi della Basilica, sarà difficile che tu possa
resistere alla tentazione di scendere nella cripta e sostarvi per un po. Ma una
volta che sei lì, non stare a guardare lorologio, perché non dice la verità.
E io mi trovavo là e alla presenza di Francesco riflettevo sulla mia vita sacerdotale,
sul mio essere parroco, sullevangelizzazione della comunità parrocchiale,
sullattività apostolica da iniziare, intraprendere, portare avanti.
Questuomo, Francesco, ha apportato nella mia vita una prospettiva nuova e per oltre
un decennio ha plasmato il mio modo di pormi di fronte alla realtà: da Dio e da Cristo,
alla terra, al pane, ai fiori di plastica...
Vorrei sempre più scrutare da vicino Francesco e cercare di rivedere con i suoi occhi
tutte queste cose. Ritornando in parrocchia, una cosa so di sicuro, che Francesco, come il
Vangelo, è di unattualità sconcertante e che il Giubileo prima e lazione
evangelizzatrice della Chiesa poi, non possono fare a meno dellanima francescana,
del "pax et bonum" "pace e bene" che Francesco ha divulgato per le
strade di tutto il mondo. q
UN'ESPERIENZA DI DESERTO ALLE "CELLE" DI CORTONA |
Nel programma del deserto,
organizzato dal Segretariato per la Pastorale Giovanile e Vocazionale, svoltosi presso le
Celle di Cortona dall 8 al 13 Agosto, giovedì 12 è stato dedicato alla riflessione
sul tema: La Missione - chiamata di tutti i credenti in Cristo.
Hanno animato la giornata i PP. Missionari Carlo Serafini, Vincenzo Gherardini del
Tanzania e P. Goffredo direttore della casa di formazione di Ibadan (Nigeria). Presente
anche il P. Segretario Corrado Trivelli che ha presentato i PP. Missionari ed ha
introdotto, nel pomeriggio, il dialogo sulla tematica del giorno, sulla quale già aveva
intrattenuto il P. Goffredo durante la solenne Concelebrazione delle ore 12.q
GEMELLAGGI... Dal G.S. Bellaria Cappuccini di Pontedera a Kongwa - Tanzania Africa fr. Fedele Brizzi |
Volendo far volare ancora più in alto le
idealità del Gruppo Sportivo, nei primi giorni di gennaio, il Presidente Piero Becattini
ed il suo Segretario Giovanni Carli, mi chiesero se era possibile mettere in contatto, per
un gemellaggio, la nostra Associazione, con un villaggio africano. Ho contattato,
invitandoli qui, i responsabili Cappuccini della nostra Missione in Tanzania. Con loro è
venuto anche il mio carissimo condiscepolo P. Silverio Ghelli che ci ha rassicurato sulla
fattibilità del progetto e con indicibile entusiasmo ci ha garantito di portare avanti
personalmente il gemellaggio.
Questa iniziativa aiutarà molti giovani africani, che hanno lo stesso bisogno di valori,
ideali ed amore dei nostri, ad occupare il loro tempo libero in modo sicuro e sano.
Il nostro contributo iniziale sarà quello di fornire gli equipaggiamenti completi per due
squadre, una di calcio, laltra di pallavolo. Il gemellaggio avrà così in questo la
sua... andata, ma non mancherà, vedrete, di avere, il suo... ritorno,
intanto in un migliore apprezzamento, nei nostri giovani, di quello che già hanno.
E proprio vero ciò che diceva S. Francesco: E dando che si riceve! q
PENSANDO AL MIO MATRIMONIO... |
Vorremmo far conoscere la scelta di Marco ed Elisa della GIFRA
di Pontedera in occasione del loro matrimonio:
In occasione del nostro matrimonio vorremmo coinvolgervi in un progetto
che ci sta molto a cuore. La nostra gioia di formare una famiglia sarà più grande
se potremo condividerla con una famiglia della lontana Nigeria dove operano
i nostri amici Missionari Cappuccini. Tramite loro vorremmo far giungere il
nostro aiuto.
Se vorrai farci un regalo, ti proponiamo di limitarne il valore e di utilizzare
il denaro "risparmiato" per questo nostro progetto, utilizzando il
bollettino che troverai presso le nostre famiglie.
Ci auguriamo che tu possa comprendere la nostra decisione, comunque ogni tua
scelta sarà accolta come segno del tuo affetto.
Grazie!
INCONTRO
DEI MISSIONARI |
Il 22 Giugno alla vigilia della partenza del
P. Provinciale e del P. Daniele per la visita alla Missione del Tanzania, presso il Centro
si è organizzato un incontro fraterno di tutti i missionari presenti in questo periodo in
Provincia con i confratelli della Comunità locale e confratelli delle Fraternità
limitrofe. Erano presenti Montecatini, Pistoia, S. Casciano, Peccioli, Careggi e Borgo San
Lorenzo. Dopo i saluti e laccoglienza, il P. Segretario fr. Corrado, ha spiegato ancora una volta ai missionari e agli altri confratelli presenti, lo scopo del nuovo Centro di Animazione e le mete che, con laiuto di Dio e di tutti, si propone di raggiungere. Durante la celebrazione dellOra media, il P. Provinciale ha dettato una breve meditazione. Alle 13, nel refettorio conventuale, condivisione fraterna, con un pranzo gustosissimo, che è stato preparato dai cari amici Emma e Berto.q |