Hogār - S.Margherita de Cortona - Bolivia

Maria Evelina Scalera, un cammino inziato a Castellina (Si), maturato alle Celle di Cortona, consolidato tra le Ande della Bolivia

Era il 16 maggio 1999 quando Maria Evelina entrava per la prima volta nell’Hogār di Jukumarka. Guardando il calendario vide che quel giorno era la festa di S. Margherita da Cortona, una vecchia e amata conoscenza di quando seguiva la Scuola di Preghiera alle Celle di Cortona. Allora non ebbe dubbi: quel focolare (Hogār) apparteneva a quella santa la cui vita era stata cosė simile alle donne che ci avrebbe accolto.

L’hogār S. Margarita de CortonaJukumarka, 16 Ottobre 1999

L’hogār S. Margarita de Cortona č una casa di accoglienza e di preghiera, situata nel cuore delle Ande ad un’altezza di circa 4000 metri e a due ore dalla cittā di La Paz. Il villaggio di Jukumarka (terra del gufo in aymarā, il dialetto ufficiale della gente di qua) nel quale si trova la nostra casa, conta 22 famiglie, una scuola a classe mista (dalla 1a alla 4a elementare) dal lunedė al giovedė, una posta sanitaria dove una volta al mese viene mandato un medico da una parrocchia di una zona ricca di La Paz e una piccola cappella dove una volta all’anno, il giorno di Pentecoste, viene celebrata la S. Messa. La presenza cattolica nel villaggio č ridotta a otto famiglie, le restanti sono di due sette protestanti.
L’hogār S. Margarita de Cortona si č aperto ufficialmente il 29 giugno di questo anno. La Comunitā Papa Giovanni XXIII, a cui fa capo anche questa casa, č presente in Bolivia da 4 anni circa ed č impiegata nella condivisione diretta con persone che vivono in varie realtā di sofferenza e di emarginazione (alcolisti, bambini di strada, barboni, drogati). Anche il nostro hogār č nato per far fronte, anche se in piccola parte, al grave problema dell’alcolismo che interessa uomini e donne ed assume le dimensioni di una vera piaga sociale tanto č diffuso.
I due bambini ospiti dell'HogārLa casa puō accogliere un massimo di 11 persone, per adesso siamo in cinque, tre donne e due bambini piccoli, figli di una delle signore che hanno iniziato il programma di disintossicazione. Le persone che arrivano qua hanno storie molto diverse, tutte perō hanno in comune una grande sofferenza alle spalle e le violenze alle quali sono state sottoposte.
Jukumarka - Maria Evelina con una bambina dell' Hogār L’unico requisito per essere accettate nell’hogār č lo stato di bisogno in cui vengono a trovarsi e la volontā di cambiare vita. Le relazioni all’interno della casa sono di tipo familiare e questo, oltre ad essere molto bello, č motivo di crescita reciproca.
Le attivitā lavorative, che rappresentano una parte considerevole della terapia, sono prevalentemente agricole: annessa alla casa c’č una grande serra, che ci permette di avere una certa indipendenza economica almeno sul piano alimentare, tre stalle e altre stanze che speriamo di poter abilitare presto come laboratori di cucito e artigianato. In accordo con la parrocchia, stiamo anche programmando altre attivitā (nel settore sanitario e della catechesi) a servizio della gente del villaggio. La situazione dei bambini, in particolare, che vengono mandati a lavorare e a pascolare fin da piccolissimi (4-5 anni), č davvero penosa e molto delicata. Speriamo che, con il tempo, la nostra presenza possa essere d’aiuto e un segno concreto dell’amore che Dio ha verso queste persone.
Confidiamo nell’aiuto di S. Margherita, che ci sarā maestra e guida sul cammino di conversione. Chi volesse conoscere pių direttamente la nostra realtā puō scrivere a:

Hogār S. Margarita de Cortona
Jukumarka - Casilla Postal 3432
La Paz - Bolivia

Pace e bene!
Le sorelle di Jukumarka