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Author Archives: @dmin
La bancarella del CAM al mercatino natalizio di S. Lucia
Una presenza per la solidarietà in mezzo a tanta gente immersa nell'atmosfera del Natale che si avvicina.
Una presenza per parlare del nostro impegno, che vuol essere partecipato a tutti.
Tanta voglia di raccogliere fondi per il Kituo di Mlali; ma anche di parlare dei bambini di questo Centro pediatrico di chirurgia degli arti. Siamo stati per tutta la giornata e per tutta la serata attorniati da persone alla ricerca di piccoli "pensieri" per le feste, contente di avere anche l'occasione di poter dare un contributo per la solidarietà e di scambiare qualche parola.
Tanta gente sconosciuta, ma anche amici di passaggio e in visita, vecchie conoscenze ritrovate per caso e amici degli amici.
A conclusione di questa intensa esperienza ci siamo sentiti felici di averci provato, di esserci messi in gioco. Abbiamo raccolto circa 500 euro per i bambini del Kituo e abbiamo portato a casa la soddisfazione di aver fatto un piccolo dono di noi stessi.
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Dicembre 2013
Buon Natale nel Signore
Sono sicuro che già da tempo abbiamo pensato a come e dove passare questo Natale con le altre feste vicine. Non è difficile imbarcarci in una delle svariate offerte, che la pubblicità ha già immesso nei suoi circuiti: il sole, le nevi e le feste. Abbiamo bisogno di fermarci, di calma e di serenità, di cui la nostra epoca è poco dotata. In più, la cronaca, le vicende di cui si parla ogni giorno, non sono proprio quello di cui abbiamo bisogno per affrontare un anno sereno e ricco di ottimismo. Molte volte mi chiedo, quando mi affaccio nelle platee dei mezzi di comunicazione, che cosa funzioni a dovere in questo paese. C’è una esaltazione nel mettere il dito nelle piaghe delle nostre istituzioni, delle strutture, dei nostri valori e anche delle nostre persone. Buttiamo in piazza senza pudore le nostre vergogne, illudendoci che denunciare e sanare sia lo stesso. I dibattiti pubblici, più che ad uno sforzo comune assomigliano al cerchio del combattimento dei galli. Ci logoriamo a vicenda nell’individuare i nostri problemi e ci dividiamo per realizzarli. Sembra che abbiamo smarrito il bandolo della matassa. Noi cristiani dovremmo sapere da dove possiamo riprendere i fili per fare risorgere la speranza e l’ottimismo. Ad un certo momento della storia - nella pienezza dei tempi - Dio ha accantonato le migliaia di norme ormai appesantite di Israele e al loro posto vi ha posto un Bambino, che è “diritto e giustizia”: ogni normativa deve porre l’uomo - fratello e sorella - come suo punto di inizio e come sua meta : “Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine”. “A quanti lo hanno accolto, ha dato il potere di essere figli di Dio”: è una speranza a prova di IMU e di Spread. “Un Figlio ci è stato donato”: la persona non vive per accaparrare, ma fare dono di sé, infatti “c’è più gioia nel dare, che nel ricevere”. Dove c’è dono di sé, c’è amore; e dove c’è amore, c’è Dio. “Guardate gli uccelli del cielo e i fiori dei campi! Non tessono e non mietono, neppure Salomone in tutto il suo splendore era simile a loro”: la nostra ricchezza e bellezza risiede nelle nostre persone; non dovremmo avere bisogno di ostentazione né di griffe per essere guardati e goduti. “Il vostro linguaggio sia si, si; no, no. Il resto viene dal maligno”: il rapporto vero tra persone risiede nell’autenticità; ambiguità e ipocrisia sono inganno e veleno. La giustizia, la mitezza, la misericordia e il perdono non sono né sogni, né idee, ma la moneta di maggior valore nel mercato delle nostre relazioni. “Gloria a Dio nell’alto e pace agli uomini che egli ama”. La pace - chiamala pure: equilibrio, armonia, eguaglianza o diritto - è alla base di ogni esistenza. E’ il tocco di Dio nel creato; la sua assenza è caos, disgregazione, distruzione e morte. I nostri Auguri di Natale e di buon Anno 2014 per Te è di incontrarti di nuovo con questo Bambino e far tesoro del suo dono di sé!
P. Francesco Borri
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Ottobre 2013
OTTOBRE MISSIONARIO con S.Francesco d'Assisi
Quando queste mie parole vi arriveranno, Carissimi Amici, saremo già entrati da tempo nell’ “Ottobre Missionario”, il mese tradizionalmente è dedicato alla Missione. Lo scopo è di avere occasioni per tendere di nuovo i nostri sensi e il nostro cuore a Gesù. Egli nei villaggi della sua terra andò proclamando con la vita e la parola che il Regno - la presenza di Dio - è nel mondo e che Dio attende con impazienza di entrare anche nella mente e nel cuore di tutti gli uomini. È con Lui che la nostra vita si arricchisce della sua Vita, con la sua Pace la nostra pace è duratura. Con il suo Bene anche il nostro bene è universale e giusto. Non è a caso che qui sopra siano emerse le parole del saluto “Pace e Bene”, con cui San Francesco voleva che i suoi frati si presentassero. L’Ottobre è missionario ma è anche il mese di S. Francesco di Assisi. Sarebbe una mancanza grave che la nostra piccola rivista missionaria e francescana non portasse traccia del modo con cui San Francesco comprese e visse il suo essere missionario. San Francesco fu un vero missionario; lo fu nella accezione universale di evangelizzatore e lo fu anche in quello tradizionale dell’andare tra coloro che non credono in Cristo. Volle che i suoi frati non avessero stabili dimore perché dovevano vivere come Gesù, il più grande dei missionari, il quale non aveva dove posare il capo. Francesco stesso e i suoi frati dovevano essere “luce del mondo”, quindi vivere sempre “nel lucernario” a spargere la luce di Cristo. Che senso quindi il chiudersi in dei monasteri! Quando ormai non poteva più muoversi faceva scrivere le sue esortazione e farne più copie perché raggiungessero il maggior numero di persone. Volle essere anche missionario “ad gentes” coll’andare tra i mussulmani. Tra loro desiderava di dare il massimo dello sforzo possibile: offrire la sua vita in sacrificio sull’esempio di Gesù che concluse la missione ricevuta da Dio sulla croce. Francesco era scioccato e, umanamente parlando, ossessionato dalla metodologia missionaria di Dio. Dal presepe a Greccio, al Crocifisso alato alla Verna non sapeva capacitarsi come un Dio onnipotente e sovrano potesse servirsi di metodi così umanamente insignificanti e vani per attirare gli uomini a sé. Da qui volle lui stesso e i suoi missionari - i frati - essere minori, “sudditi a tutti” e la povertà assoluta essere il segno tangibile di testimonianza di come Dio agisce tra gli uomini. Francesco è un uomo che concentra la sua esperienza di fede nell’umiltà di Dio, che per amore e rispetto della libertà degli uomini, accetta la debolezza e ne fa il segno della sua libertà e della sua potenza. In San Francesco essere missionario non ha bisogno di strategie e metodologie particolari né sofisticate. Ha bisogno di autenticità della fede. È una vita, che nella fede si lascia stupire e afferrare dall’umiltà di Dio, e diviene di essa l’immagine trasparente.
P.Francesco Borri
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Domenica dedicata alle missioni
Anche quest'anno nel mese di ottobre, dedicato alle missioni, è stato organizzato dalla Diocesi di Prato il mercatino missionario in Piazza San Francesco.
Domenica 13 i vari gruppi missionari hanno trascorso la giornata in piazza a ricevere i visitatori presso i loro stand.
Il CAM ha partecipato insieme al Ce. Mi. OFS (Centro Missionario Ordine Francescano Secolare).
Nel pomeriggio c'è stato lo spazio per le testimonianze.
La manifestazione si è conclusa con un momento di preghiera.
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Esperienza missionaria in Tanzania
Il gruppo missionario, che durante tutto il mese di agosto ha fatto base presso l'ospedale pediatrico di Mlali (Tanzania) con frequenti spostamenti nelle varie missioni della regione di Dodoma, ha vissuto una bella esperienza di condivisione.
Durante la permanenza al Kituo, il gruppo, per la maggioranza costituito da donne, si è occupato dei bambini in tutto l'arco della giornata e li ha seguiti nelle varie attività.
Fra i bambini e le ragazze è nato un bel rapporto di fiducia e di amicizia, in un clima d'interesse reciproco e di gioia. Di pomeriggio c'è stato il tempo per giocare e scherzare insieme!
Gli uomini hanno aiutato gli operai in tanti lavori: dalla riparazione dei mezzi agricoli al taglio della legna
Visita al villaggio masai di Mkoka
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Una nuova esperienza missionaria
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Giungno 2013
UN PICCOLO FARO rivolto alla Missione
Carissimi Amici, eccovi un altro numero di Eco! Vorrei sottolineare in queste poche righe l’importanza di questa nostra piccola rivista, che arriva nelle vostre case quattro volte all’anno. È uno strumento che fa “circolare il sangue della nostra missionarietà” in un corpo più ampio di quello che siamo soliti avere nei nostri gruppi e circoli. Voglio porgere il nostro grazie e congratularmi con coloro che ogni volta si mettono al tavolo e buttano giù qualche cosa per tutti. Pure non voglio trascurare assolutamente il paziente lavoro di impaginazione, con tutti gli annessi e connessi. Poi c’è la spedizione, l’etichettatura e poi... il tempo e il denaro che se ne vanno. L’ Eco ha molti criteri di valutazione. Non certamente quello economico, assolutamente no, sarebbe già finito da tempo. Esce perché vorremmo che fosse un piccolo faro di luce sempre rivolto alla Missione: luce di informazione, briciole di cultura, vita della missione, attività di singoli e gruppi con vocazione missionaria. Vorremmo invitare ciascuno di voi a renderlo sempre vivo e attraente. Hai un’idea, un progetto? Hai fatto una visita nei luoghi di Missione? Hai incontrato persone e cose interessanti anche per altri? Hai scattato delle foto significative? Mandaci quello che hai: sarà sempre come un bicchier d’acqua, che servirà a dissetare qualcuno.
P.Francesco Borri
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Convegno Missionario
Un convegno dedicato allo scambio reciproco di esperienze fra gruppi missionari e di volontariato in ambito missionario; dedicato a conoscere il nuovo segretario delle missioni dei cappuccini toscani, P. Francesco Borri, e a farsi conoscere, mettendo in luce le attività e le peculiarità anche dei singoli.
Dalle presentazioni dei vari gruppi laici toscani e dalla compilazione di una scheda informativa potrà svilupparsi un piano di lavoro che tenga conto di tutte le risorse presenti sul territorio e delle possibili collaborazioni, delle proposte che sono state fatte, e di tutti i soggetti che, a vario titolo e nei loro specifici ambiti, operano nell’alveo delle missioni.
Questo convegno, quindi, è stato soprattutto un’occasione d’incontro per iniziare un nuovo cammino tutti insieme, valorizzando quello che già è presente e operante e aprendoci a nuove prospettive.
P. Francesco ha tenuto a sottolineare più volte che il CAM non è il piccolo gruppo dei frati che in prima persona si spendono per l’animazione missionaria e per sostenere i missionari presenti in vari continenti, ma “siamo tutti noi” che ci impegniamo in ambito missionario.
Ben vengano quindi le proposte, le nuove collaborazioni e i legami sempre più stretti e significativi fra i vari gruppi.
Fra gli intervenuti ricordiamo il ministro provinciale dei cappuccini toscani, il ministro regionale dell’Ordine Francescano Secolare toscano, alcune rappresentanti del Centro Missionario dell’OFS, Fra Giorgio, missionario in Tanzania; Fra Agapit, e Fra Erik, missionari tanzaniani in Italia, vari rappresentanti di gruppi missionari toscani ed un gruppo di giovani che il prossimo agosto farà un’esperienza missionaria in Tanzania accompagnato da P. Flavio.
A tutti auguriamo buon cammino!
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Braccia aperte alla solidarietà
Nel clima di una festa sul prato un incontro significativo fra la ASL di Prato e il CAM, in vista di un gemellaggio fra il reparto di neuropsichiatria infantile del Centro Giovannini, nella sua sezione di fisioterapia, e l’ospedale pediatrico di Mlali per la chirurgia degli arti.
Uno spazio verde messo a disposizione dal CAM e una festa per i bambini con problemi ortopedici e le loro famiglie organizzata dall’Ordine Francescano Secolare di Prato, con cena conclusiva nei locali adiacenti.
L’occasione è stata l’acquisto da parte di due famiglie di Prato di un macchinario d’avanguardia (unico in Toscana) che ha la funzione di sciogliere la muscolatura, preparandola al meglio ai successivi interventi di fisioterapia.
Famiglie coraggiose e generose che hanno regalato questo macchinario alla ASL affinché il maggior numero di bambini possa usufruirne!
L’idea del gemellaggio è frutto del “lievito francescano” di una di queste famiglie ed è stata accolta con entusiasmo dagli intervenuti.
Hanno partecipato: P. Francesco Borri, segretario del CAM, P. Flavio Evangelisti, collaboratore del CAM, la ONLUS Il Geranio,
Grazie a questo evento tante famiglie con problematiche simili si sono ritrovate ed hanno condiviso un obiettivo che va oltre la cura dei loro figli; che apre il loro mondo verso l’orizzonte della solidarietà; che indirizza i loro cuori verso un amore che non ha confini…
Bello, bellissimo, “molto bellissimo”!
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Convegno Missionario (Volantino)
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