Fra Luca, Fra Francesco e Fra Flavio
Domenica 29 luglio 2014, festa dei Santi Pietro e Paolo, si è tenuto a Prato il convegno missionario del CAM, che il segretario, fra Francesco Borri, ha voluto come momento di riflessione sull'attività svolta nell'ultimo anno.
Un convegno per ritrovarsi e dialogare su ciò che è stato fatto e sulle prospettive future; ma soprattutto un'occasione per riflettere con semplicità e concretezza su ciò che è il CAM e su questa base progettare con possibilità di riuscita.
Il Centro d'Animazione Missionaria, ha sottolineato fra Francesco Borri, è nel suo complesso una realtà difficilmente definibile: il suo nucleo è costituito da tre soli frati cappuccini che risiedono nel convento di Montughi a Firenze; ma la sua attività è diffusa in tutta la Toscana, attraverso i tanti laici che collaborano individualmente o riuniti in gruppi di varia natura; inoltre gli spazi e i collaboratori per l'organizzazione degli eventi sono tuttora a Prato. Questa dimensione "aerea" ha punti di forza e limiti che devono essere considerati con sincero realismo nella progettazione degli interventi futuri.
Fra Francesco si è inoltre soffermato a considerare il significato attuale della presenza di alcuni cappucini toscani in Africa. La collaborazione dei frati toscani, tanzaniani, nigeriani è tale da dover ritenere superato il termine "missionario" nel suo significato storico. Ciascuno di noi, religioso o laico, è "inviato", ha cioè una missione da compiere per volontà di Dio, e come tale collabora con altre persone, anch'esse chiamate dal Signore a perseguire un medesimo fine. A questo proposito fra Francesco ha riportato ad esempio la presenza a Firenze di fra Agapit e di fra Erick, due collaboratori tanzaniani; due missionari, nel senso rinnovato del termine, che operano in Italia.
A conclusione del convegno fra Flavio ha letto il resoconto finanziario del 2013.
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