Mettersi in cammino con semplicità
Sono reduce di due viaggi in terra di Missione: 21 Novembre 1 Dicembre in Nigeria e 17 Gennaio 1 Febbraio in Tanzania. Ritengo giusto dedicare a queste ultime visite parte del contenuto di questo numero di “Eco delle Missioni“. Prima di parlare di realizzazioni, crescite e progetti, mi sia consentito affermare ancora una volta che nella realtà missionaria sempre più si manifesta la volontà di una Chiesa mossa dallo Spirito Santo ad essere annuncio di novità. Vera, autentica novità, ribadita dalla prima Enciclica di Benedetto XVI “Deus Caritas est“, che ha come contenuto fondamentale l’amore in tutte le sue dimensioni. Qui il Pontefice sottolinea già, quello che poi nel Convegno Ecclesiale di Verona verrà proclamato: “che è compito specifico dei laici essere cooperatori nella Chiesa soprattutto nella lotta per la giustizia, la solidarietà e la pace”. A poco più di un anno dalla citata Enciclica, segnali importanti se ne vedono già tanti, che esprimono e dichiarano che l’appello a ripartire dall’amore non è restato un alibi vuoto per mascherare, come alcuni critici hanno scritto su pettegoli quotidiani, la permanenza su vecchi sentieri. Verso il mondo contemporaneo e la cultura prevalente che lo anima, ispirata dal relativismo, il papa non arrocca la Chiesa in una posizione difensiva, ma sceglie di preferenza la via dell’incontro con le persone; piuttosto del contrasto con lo strumento della dottrina, preferisce come il samaritano, curare le ferite degli uomini e delle donne del nostro tempo, che una vita quotidiana senza riferimento a Dio Amore, acuisce sul piano personale e sociale. Potremmo concludere che tra progressisti e conservatori il Papa preferisce i “missionari“, superando così una polemica che non ha ragione di esistere in una Chiesa in cammino. Il Papa invita la Chiesa a mettersi in cammino per una esemplificazione della sua burocrazia, una riduzione dell’aspetto affaristico e mercantile, per dedicarsi piuttosto al confronto fraterno con le altre confessioni cristiane, per realizzare progressi sulla via dell’unità vista come una sfida anzitutto di conversione al Vangelo della Carità da parte dei credenti.
fra Corrado Trivelli
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